| C'è un terremoto che in questi giorni sta colpendo il panorama intermicronazionale, che a confronto lo scontro tra Vitla e Res Publica pare una partita a bocce tra pensionati. Atlantis e St. Charlie, le due micronazioni di origine italiana che hanno la maggiore visibilità mondiale al momento, se le stanno suonando di santa ragione. Era una tensione covata da mesi, esplosa tutta ad un tratto quando alcuni cittadini di Atlantis hanno rivelato pubblicamente il nome "macronazionale" del Primo Ministro di St. Charlie, Alexander Reinhardt.
Gli antefatti Tutto è partito nelle settimane passate, quando St. Charlie ha accusato Atlantis di copiare alcuni dei suoi simboli e onoreficenze. Poi le accuse di plagio si sono estese all'idea di Atlantis di costituire un Commonwealth, sulla falsa riga di quello di St. Charlie, e addirittura al nome della radio nazionale. A questo Atlantis ha risposto che ciò che hanno preso non è frutto di grande fantasia da parte di St. Charlie stessa. Nel frattempo però Atlantis si è attirata le inimicizie di larga parte del mondo micronazionalista, per una guerra civile che dura ormai da metà settembre e pare ancora non finita, nonostante la gran parte della fazione ribelle abbia già costituito una nuova micronazione alternativa - la Federazione Socialista dei Makhnovisti - e uno dei suoi esponenti di spicco sia addirittura diventato Presidente. Diverse persone parlano ormai di "guerra fasulla", secondo loro si tratta solo di un modo per guadagnare una certa notorietà nel panorama micronazionale senza in cambio portare idee costruttive ma solo discordia.
La goccia che fa traboccare il vaso St. Charlie in questo tempo ha cercato una soluzione con Atlantis per i "plagi". Sono incominciati dei negoziati diplomatici, ma a detta di St. Charlie il Primo Ministro di Atlantis, Alexander Virgili, ha messo fine ad essi dicendo di interpretare la volontà "della maggioranza". A questo è seguita la pubblicazione sul forum di Atlantis del nome "macronazionale" di Reinhardt, in palese violazione della privacy. A questo punto i st. charliani hanno preteso delle scuse ufficiali e che Atlantis rimuova tutto ciò che hanno, a detta loro, copiato, per mantenere dei rapporti diplomatici.
Le conseguenze Atlantis ha rispedito al mittente le richieste, cosa che ha portato fatalmente all'embargo diplomatico. A questo è seguito l'embargo da parte delle Repubbliche Federate di A1, una delle micronazioni più influenti nel panorama attuale. Queste prese di posizione pesanti hanno probabilmente influenzato in parte anche l'esito di una mozione di espulsione di Atlantis dalla OAM, l'Organizzazione delle Micronazioni Attive, che al momento racchiude quasi una settantina di micronazioni di tutto il globo e che ha conquistato una reputazione di tutto rispetto nel corso di questo primo anno di vita.
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